19th Ave New York, NY 95822, USA

In ricordo del filosofo Aldo Masullo

Aldo-Masullo

Il presidente Nicola Squitieri, il Segretario Generale Francesco Saverio Coppola, il Comitato Scientifico ricordano il filosofo Aldo Masullo ad un anno dalla sua morte. Aldo Masullo, già premio Dorso per la cultura, è stato un un filosofo e saggista di lungo corso, non meridionalista come amava definirsi, un uomo di grande equilibrio e spessore morale. Uomo di grande lucidità di pensiero e profondo conoscitore dei fatti e degli uomini del Mezzogiorno, ha saputo coniugare pensiero ed azione impegnandosi anche politicamente. Masullo fa parte con pieno onore nell’albo dei nobili del pensiero ed  è un esempio per le nuove generazioni. Un sua intervista sul pensiero del meridionalista Guido Dorso e sulla classe dirigente, molto ampia e articolata, curata dal nostro segretario generale, è presente in un libro “Cento uomini di ferro e più”, libro donato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro al Quirinale del 7 novembre 2019, per i 40 anni del premio. Abbiamo voluto riproporre questa intervista sulla nostra rivista Politica meridionalista (www.politicameridionalista.com).

Oggi 24 aprile 2021 una delegazione di persone legate da vincoli di amicizia e di pensiero con Aldo Masullo si sono recati ad Ascea presso gli scavi di Elea, antica città della Magna Grecia patria di Parmenide e Zenone, luogo simbolo della filosofia antica, per deporre un fascio di fiori e ricordare la figura del filosofo. Abbiamo dato la nostra adesione morale alla manifestazione.

Ci piace riportare per l’occasione le parole che disse Aldo Masullo in occasione dell’assegnazione del premio nel 2011, che gli fu consegnato dal Rettore dell’Università Federico II Massimo Marrelli.

Un forte impegno di solidarietà tra tutti gli onesti

Un premio non è mai un riconoscimento di qualcosa che è avvenuto e si è compiuto, ma è piuttosto uno stimolo ad andare avanti. Alla veneranda età di 88 anni, io penso non al passato ma al futuro, e perciò amo motto i giovani. Solo il futuro è libertà, perché il passato e quello che e, non lo si può più modificare, mentre il futuro e ciò che si apre alle nostre scelte. In questi giorni, per una felice coincidenza, è uscito il mio libro “La libertà e le occasioni; con un capitolo dedicato a Giambattista Vico. In una sua pagina straordinaria Vico dice: Madre del diritto e della società non 6 ne la necessity metafisica ne l’utilità empirica, ma 6 l’occasione. La realtà non è altro cioè che una domanda che viene ogni volta posta agli uomini e a cui gli uomini, in un modo o in un altro, devono dare risposta. Perfino quelli che non rispondono, con il loro silenzio, una risposta la danno; ma è purtroppo una risposta di resa. Credo che il Mezzogiorno non debba contare sugli altri, ma neppure isolarsi. Perché contare sugli altri significa asservirsi alla protezione, e noi di cultura meridionale, spesso tardo-feudale, siamo troppo inclini a questo atteggiamento. Dovremmo innanzitutto sottrarci alle protezioni di qualunque genere. Ma il fare da se non basta. ll Mezzogiorno può risollevarsi solo con un forte impegno di solidarietà politica tra tutti gli onesti e coloro che criticamente sanno guardare la realtà. Con una solidarietà di questo tipo not peseremmo motto di pie, nei riguardi del nostri colleghi, del nostri concittadini, e di altre regioni, soprattutto del Nord d’ltalia. Bisogna saper valere presso color() che ci devono aiutare, non andare col cappello in mano, ma esibire la propria forza, perché essa è utile anche agli altri, diventa un elemento di contrattazione. La società stessa è un contratto. La prima grande virtù dell’uomo è la verità (secondo alcuni filologi deriva dalla radice iranica ver the significa fiducia). Se noi non riusciamo ad agire in modo da suscitare la fiducia degli altri, e al tempo stesso ad avere fiducia negli altri, non potremo mai risollevarci dalla nostra condizione. lo ml auguro che i giovani abbiano questa forza e credo che molti di noi sarebbero pronti ad aiutarli