19th Ave New York, NY 95822, USA

L’intervento di Mario Baccini (Vicepresidente del Senato della Repubblica)

Da destra Sen. Mario Baccini, Prof. Elisa Dorso, Sen. Antonio Maccanic

E’ con vivo piacere che porto il saluto del Presidente del Senato della Repubblica, Franco Marini, a tutti i convenuti e, in particolare, alla signora Elisa Dorso, ai premiati di questa 28.ma edizione ed ai componenti della commissione giudicatrice, cosi autorevole, che ha selezionato anche quest’anno, personalità che, nei vari campi, si sono distinte per questa italianità che parte dal Mezzogiorno. Dal Meridione deve infatti nascere una straordinaria opportunità che porti ad aprire una nuova strada anche per il Mediterraneo verso l’Europa. In questa direzione l’associazione Dorso è sempre più impegnata a valorizzare una classe dirigente, ai vari livelli, che sia attrezzata a non isolare la questione meridionale a ristretti confini territoriali, ma ad aprirla invece sempre più a prospettive nazionali ed europee. Questo alto e autentico obiettivo istituzionale, politico e culturale, perseguito dall’Associazione è alla base della stessa collaborazione nata e consolidatasi negli anni, tra il Senato della Repubblica e il Premio Dorso, un premio che rappresenta sempre più un importante riferimento culturale per il nostro Paese ed una occasione preziosa per ritornare a discutere di questione meridionale.

Ogni anno, grazie a questa prestigiosa iniziativa possiamo non spegnere la fiamma che si accende sulle problematiche del Mezzogiorno d’Italia. Il Premio non ha un valore fine a stesso, ma rappresenta l’occasione qualificante per alimentare un autorevole dibattito politico e culturale che non deve mai cessare di essere alimentato attraverso le migliori intelligenze del nostro Sud. Il pensiero di Guido Dorso, a sessant’anni dalla morte, è ancora oggi di una straordinaria attualità. Restano infatti tuttora irrisolti una serie di problemi come quello dei collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese che rischia di diventare una scusa ormai insopportabile da parte dei politici. Per troppo tempo il Mezzogiorno ha subito il saccheggio anche culturale di chi ha trovato fortune politiche, elettorali e poi non ha restituito a questa terra una giusta possibilità di essere messa alla pari con tutto il resto del Paese. E’ancora infatti troppo forte lo squilibrio tra le aree del centro-nord e quelle meridionali se solo si considerano le condizioni di svantaggio per l’apparato produttivo, per il sistema delle infrastrutture, per l’occupazione delle donne e dei giovani e per l’offerta dei servizi di pubblica utilità. Un divario dai costi troppo alti che dovrà presto essere colmato anche grazie a iniziative come questa che celebriamo nel nome di un grande meridionalista e alle stesse personalità premiate che possiamo nominarle ambasciatori del Meridione d’Italia. I destinatari del Premio dovranno infatti assumersi l’onere e l’onore di una grande testimonianza che viene oggi loro affidata dall’Associazione Dorso attraverso l’assegnazione del riconoscimento stesso.

Leave a comment