La celebrazione di questa 36ma edizione del Premio “Guido Dorso” segna una delle tappe importanti dell’iniziativa: sono quindici anni che l’evento si tiene presso il Senato della Repubblica, che con il suo ambìto patrocinio (unitamente a quelli altrettanto prestigiosi del Cnr e della Federico II) conferma un rapporto di consolidata collaborazione tra il Senato stesso e l’Associazione Dorso. Al Presidente Grasso – destinatario nel 2003 del Premio Dorso nel corso di una memorabile cerimonia svoltasi alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi – va la nostra più viva gratitudine per aver voluto confermare questo prezioso rapporto di collaborazione. Impossibilitato a partecipare alla odierna cerimonia il Presidente Grasso in un messaggio formula i suoi rallegramenti ai premiati ed augura il pieno successo dell’iniziativa che anche quest’anno il Senato – scrive il Presidente – ha l’onore di ospitare. Questo tradizionale ed importante appuntamento – afferma ancora il Presidente Grasso – sull’esempio del grande meridionalista, Guido Dorso, si propone di far conoscere all’opinione pubblica personalità che, grazie alla loro competenza, professionalità ed impegno, permettono al nostro Paese di conseguire l’eccellenza in ogni campo della società.
Anche il Presidente della Repubblica, Mattarella ha voluto confermare, nell’ambito del Premio, l’assegnazione di un suo personale riconoscimento, che quest’anno l’Associazione Dorso ha deciso di assegnare all’Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea di Potenza fondata dal prof. Gabriele De Rosa ed attualmente presieduta dal prof. Bruno Pellegrino che questa sera è accompagnato dai consiglieri dell’Associazione, prof.ssa Franca Assante e prof. Giampaolo D’Andrea. Un rinnovato ringraziamento per il lavoro svolto va poi all’autorevole commissione giudicatrice composta: dal prof. Andrea Amatucci, presidente del comitato scientifico-culturale dell’Associazione; dal prof. Gaetano Manfredi, rettore dell’Università “Federico II” e neo Presidente della Conferenza Nazionale dei Rettori delle università italiane; dal prof. Luigi Nicolais, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un grato saluto desidero anche rivolgere all’autorevole Comitato scientifico-culturale dell’Associazione per la rinnovata preziosa collaborazione. Consentitemi di ringraziare e salutare alcuni dei componenti il Comitato qui presenti : i professori Antonio Catricalà, Cesare Imbriani, Antonio Marzano, Luigi Mazzella, Giulio Tarro, Sergio Zoppi.
Con l’organizzazione del Premio Dorso e la pubblicazione della rivista Politica Meridionalista anche quest’anno abbiamo realizzato, in sinergia con altre associazioni culturali, alcuni eventi nel quadro delle iniziative promosse per rendere onore alle eccellenze meridionali della cultura:
sono stati infatti ricordati, a Napoli, E.A.Mario, l’autore della Leggenda del Piave; poi nella sua
Carsoli, in Abruzzo, mons. Raffaele Manari, il grande precursore dell’organo italiano.
Purtroppo nel mese di agosto due dolorosi lutti ci hanno colpito con la scomparsa di due cari amici dell’Associazione: il prof. Antonio Pisanti, segretario generale e fra i fondatori dell’Associazione; il sen. Prefetto Luigi De Sena, autorevole e prezioso componente del Comitato scientifico-culturale e già Premio Dorso per le istituzioni nel 2006. Alle rispettive famiglie rinnoviamo la nostra affettuosa e sincera partecipazione al loro dolore.
La sezione ordinaria del Premio quest’anno viene assegnata alla tesi di laurea del dott. Raffaele Giammetti, che ha condotto i suoi studi di Economia Politica presso l’Università del Sannio, un giovane ateneo che con il Rettore Filippo De Rossi ed il corpo accademico porta avanti un complesso progetto di elevato impegno scientifico e culturale. Desidero salutare e ringraziare per la loro partecipazione il prorettore prof. Massimo Squillante, il prof. Emiliano Brancaccio, relatore della tesi di laurea vincitrice; il prof. Giuseppe Marotta direttore del dipartimento di Economia. La città di Benevento – destinataria di ben due riconoscimenti – è qui rappresentata dall’assessore alle Finanze del Comune, Francesco Saverio Coppola delegato dal sindaco, Fausto Pepe, il quale ha inviato un messaggio di adesione e di augurio.
Anche questa edizione del Premio Dorso ha posto come obiettivo centrale della destinazione dei riconoscimenti i valori della legalità e della cultura quali elementi indispensabili per un reale riscatto economico e sociale del nostro Mezzogiorno. Nell’estate trascorsa il Mezzogiorno d’Italia è stato al centro di un ampio e approfondito dibattito grazie al nuovo grido di allarme lanciato dai drammatici dati resi noti dalla Svimez che hanno avuto il merito di risvegliare la classe dirigente ponendola ancora una volta di fronte alle proprie grandi responsabilità. L’annosa “questione” è cosi rientrata improvvisamente e di prepotenza nel dibattito politico italiano. Da più parti e’ stato ribadito che non si cresce senza il Sud e che il suo mancato sviluppo condiziona l’intero Paese.
La strada da intraprendere è certamente quella di rendere effettivi – come ha esortato il Presidente della Repubblica – alcuni diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione come i diritti di cittadinanza: l’istruzione, la salute, l’assistenza, e la giustizia per contrastare mafie e corruzione, in modo da creare un ambiente sociale più favorevole alla crescita economica del nostro Mezzogiorno.
In questo spirito c’è da augurarsi che il nuovo Senato possa offrire l’occasione per affrontare e dirimere con adeguati strumenti i nodi strutturali degli squilibri territoriali del Paese anche attraverso un rinnovato ruolo delle autonomie locali.
Ancora una volta il Premio Dorso nel proporre con i destinatari di questa 36ma edizione le eccellenze del nostro Sud – dalle istituzioni, all’imprenditoria, alla cultura, alla ricerca – intende indicare la strada per far ripartire, nonostante la durissima recessione degli ultimi anni, il processo di sviluppo economico e sociale del territorio meridionale. Consentitemi così – anche a nome della prof.ssa Elisa Dorso – di salutarli e ringraziarli tutti questi nuovi ambasciatori del Mezzogiorno che oggi entrano a far parte di diritto di quel prestigioso albo d’onore del Premio Dorso: Raffaele Cantone, Antonio Martino, Francesco Piccolo, Riccardo Lanari, Biagio Mataluni, Bruno Siciliano, Massimo Milone. A loro tutti va dato merito di rappresentare quel Mezzogiorno operoso e prestigioso al quale rivolgiamo la nostra attenzione confermando il convincimento che il Sud rappresenti sempre più che una problema un grande risorsa per l’intero Paese.